FederCiclismo Fvg: a Palmanova si elegge il Presidente per il 2021/24
Domenica a Palmanova sarà eletto il Presidente del Comitato Regionale della FederCiclismo Fvg per il quadriennio olimpico 2021-24. Due i candidati: il presidente uscente Stefano Bandolin e lo sfidante Mauro Chiarot. Per entrambi, l’eventuale elezione rappresenta l’opportunità di concretizzare il proprio programma elettorale: quello del sanmichelino Bandolin in continuità con il quadriennio precedente, quello del pordenonese Chiarot volto a rinnovare la stanza dei bottoni delle due ruote regionali.
Stefano Bandolin, 46 anni, di professione assicuratore, parte da quello che ha fatto nel quadriennio che va a concludersi. “Dopo un 2020 vessato dalla pandemia – spiega – vogliamo dare supporti concreti alle società, partendo dall’eliminazione, per quanto possibile, degli oneri regionali di comitato, poi cercheremo e proveremo a creare nuove convenzioni che agevolino le società e permettano di ridurre i costi. L’obiettivo è reclutare nuove figure professionali e ampliare la fase di reclutamento delle leve giovanili, necessità che passa attraverso società che abbiamo la capacità di gestire ed organizzare al meglio l’attività. Supporteremo i comitati provinciali nel lavoro nelle scuole e nell’educazione allo sport e insisteremo su accordi frontalieri, per l’utilizzo di impianti in comune”.
Un occhio al bilancio del Comitato.
“In questi quattro anni, abbiamo portato il bilancio in attivo, pur investendo in materiale per i nostri ragazzi e acquistando un furgone per l’attività delle rappresentative. A chi obietta che è inutile avere i soldi in cassa, chiedo dove andassero prima i soldi, dal momento che noi gli investimenti li abbiamo fatti e siamo pure riusciti a sistemare il bilancio. Poi, come ho sempre fatto da presidente, continuerò ad essere presente al maggior numero possibile di manifestazioni: non solo a parole, ma dimostrandolo nei fatti”.
La squadra?
“Con me ci sono Stefano Visintin, che si occuperà di manifestazioni sportive, gestendo direttori di corsa e ogni dettaglio al riguardo. Davie Specogna porterà la sua esperienza nell’ambito del cicloturismo, Alan Olivo è giovane ed intraprendente e seguirà l’attività delle rappresentative e del lavoro con i giovani, Alessandro Brancati porta tutto il suo know-how in merito all’ambito dell’off road, maturata negli anni con i Caprivesi, mentre Samira Todone si occuperà delle guide ciclosportive. Ho grande fiducia in loro, è un gruppo coeso che lavora di squadra e puntiamo a proseguire nei prossimi quattro anni il lavoro svolto finora. Io mi occuperò anche di paraciclismo: attiveremo una commissione apposita”.
Da parte sua, Mauro Chiarot, 58 anni, impiegato tecnico industriale, prova a scalzare il presidente uscente.
“Mi sono preso del tempo per decidere di candidarmi: oltre a tutte le analisi, la passione e la volontà di mettermi in gioco dopo aver fatto tutta la trafila, da corridore a dirigente, a giudice di gara. Ho parlato con le società e, ricevuta la disponibilità dalle persone che comporranno la mia squadra, ho rotto gli indugi”.
Il programma elettorale?
“I punti del mio programma sono chiari: governare, promuovere e costruire. L’elemento essenziale che comprende tutto è il settore giovanile. Serve una filiera che parta dai giovanissimi e arrivi quantomeno alla categoria juniores: ampliando il bacino di giovani tesserati, com’era decenni fa: il lavoro di promozione nelle scuole è una delle vie obbligatorie per riuscirci. Abbiamo tecnici competenti, che altre discipline ci invidiano, per farlo con efficacia. E’ importante che i ragazzi facciano sport, anche al di là che scelgano il ciclismo”.
Obiettivi?
“Non escludo nessuno: voglio formare una squadra di dirigenti che siano super partes. Occorre lavorare per implementare le strutture sul territorio, per avvicinarci di più a nuovi possibili tesserati, sia atleti, sia dirigenti, sia sponsor. Un giovane di Trieste non può doversi sobbarcare un eventuale viaggio a Pordenone perché vicino a lui non ci sono società o strutture adatte per svolgere l’attività. Se sarò eletto, il primo atto sarà riunire tutte le società, chiedendo a tutti di collaborare per il bene comune: sia chiaro che il Comitato Regionale è la casa di tutti, dove ogni persona, ogni società può e deve portare idee propositive, che siano valide per tutti, a prescindere da chi lo propone. Non tralascio alcun settore, comprese le guide cicloturistiche e il paralimpico, àmbito nel quale abbiamo atleti che ci danno e continueranno a darci grandi soddisfazioni. Punterò a stringere una collaborazione fattiva con gli enti di promozione: si può organizzare eventi insieme, in modo da armonizzare l’impegno e i vantaggi per tutti. Inoltre, punto ad avere di nuovo un giudice unico regionale, senza doverlo chiamare da fuori”.
La squadra?
“Antonella Boccardo si occuperà del settore studi, giudici di gara e direttori di corsa, Michele Biz si occuperà di sponsor, amministrazioni locali e rapporti con le forze dell’ordine per la sicurezza delle gare. Nunzio Cucinotta si occuperà di settore giovanile e il femminile e Alessandro Stella seguirà il fuoristrada, il cicloamatoriale e le due piste, che dovranno lavorare in sinergia. Io mi occuperò dei rapporti con il Coni e le Istituzioni e voglio avvalermi anche dei consigli di persone fuori dal ciclismo, oltre a sfruttare l’esperienza dei campioni regionali, tipo Enrico Gasparotto, tipo Davide Cimolai, Elena Cecchini, Elia Viviani, MIchele Pittacolo, ai quali chiederò consigli data la loro enorme esperienza. Ho saputo che il bilancio del Comitato Regionale è in attivo: tutti gli investimenti che farò saranno per le società. Avere tanto attivo, come per un’impresa, significa che non ci sono stati investimenti. Quando una persona sceglie un prodotto, non guarda al prezzo, ma analizza la qualità del prodotto: quel prodotto è la mia squadra”.
Fonte: Francesco Tonizzo